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A casa di Gina... Una casa con tante stanze, in ognuna si parla di un argomento diverso... e gli ospiti di questa casa possono sempre dire la loro, la padrona di casa (Gina appunto) apprezza molto le visite e il chiacchiericcio che si crea al suo interno
 
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 L'interruttore

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coccobellino
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MessaggioTitolo: L'interruttore   L'interruttore EmptyVen Feb 11, 2011 8:16 am

Il racconto che scrissi e che resterà sempre nel mio cuore! Raccontare l'amore in tanti modi ed accorgersi che alla fine non è un sogno... ma una "possibilità" che la vita ci offre!

Toc Toc... le nocche della mia mano sulla grossa porta di legno che trasuda umidità emettono un suono sordo. Posso entrare? Permesso? C'è nessuno...? Urlo portandomi le mani di fianco alla bocca; l’eco delle mie parole rimbalzano tra le pareti dell’enorme atrio che mi trovo davanti e si perdono lentamente senza ottenere risposta negli angoli dell’alto soffitto. E’ buio pesto qui dentro, si riesce a malapena ad intravedere che le pareti e il soffitto sono color rosso porpora; devo dire che mi fanno un po’ impressione. Muovo i primi passi chiudendomi la porta alle mie spalle; il pavimento è molle, i miei piedi affondano come capita con la neve fresca dopo una forte nevicata. Quando ho intrapreso questo viaggio non pensavo di trovarmi di fronte ad un qualcosa di così grande, deve essere senza dubbio un “cuore” di donna! C'è un silenzio qui....si sente solo il rumore assordante del nulla.
Curioso, ci sono un mucchio di stanze a destra e a sinistra, ma tutte con la porte chiuse! Non so se aprirle. Uffà…, ma chi ha fatto i lavori poteva anche mettere un interruttore della luce, è talmente buio... peccato che non abbia portato con me una lampada, mi sarebbe senz'altro servita.
Non vorrei sembrare inopportuno, la mia educazione mi dice di tornare indietro, forse mi sono spinto fin troppo, ma ormai sono dentro e la mia indole di viaggiatore e di scopritore mi porta ad andare avanti. Provo ad aprire una stanza? Ma si, cosa può succedere!
Anche nella stanza non c’è luce; cammino con cautela con le mani in avanti e le braccia tese per non farmi male… nel buio riesco a riconoscere degli scaffali, ed altri ancora, tutte le pareti hanno degli scaffali altissimi, pieni di cose strane, ma non riesco a capire di cosa si tratti! Uhm, forse devono essere...., mi sembra che siano...,. SI..., ci sono: penso di essere entrato nella STANZA DEI PROBLEMI ACCANTONATI, quelli non risolti, tutte le situazioni lasciate in sospeso, quelle che nella vita ti portano a dire: “adesso ci sono cose più importanti, di questo mi occuperò poi”, e poi, puntualmente, ce ne dimentichiamo accantonandoli. Tutto è in disordine, ogni problema non è catalogato, è come se questa persona non si sia data delle priorità, delle scadenze…; no no, non fa per me, io sono un maniaco dell’ordine, figuriamoci. Mi chiudo la porta alle spalle e continuo il mio viaggio. Mi dirigo verso un corridoio e trovo un'altra porta... l’apro, è una stanza vuota...., anche questa buia, non c'è niente... non ci sono mobili, divani, scaffali o altro; noto solo che le mura sono crepate, hanno molti segni, l’uno diverso dell’altro, più o meno profondi. Non mi dire? Vuoi vedere che sono entrato nella STANZA DEL DOLORE? Lei deve essere una persona che ha sofferto e che soffre molto anche adesso; alcune crepe sembrano essersi aperte da poco tempo... Beh, questo mi dispiace tanto, mi rattrista.
Il mio percorso mi porta verso una scalinata stretta, scendo, facendo attenzione a non inciampare e appoggiando il mio palmo sul corrimano per restare in equilibrio. Ancora mi chiedo chi è l’elettricista che ha fatto l’impianto elettrico. Non mi accorgo, nel buio, che giunto in fondo c’è una stanza sulla destra. Aprendola vengo assalito da un rumore assordante, un frastuono simile non l’avevo mai sentito; non riesco a capire cosa sia… è un insieme di suoni, musica, squilli di cellulari, auto che sfrecciano, spari, sirene, urla. Credo di essere entrato, senza dubbio, nella STANZA DEL MONDO ... dove ci sono tutte quelle cose fastidiose delle grandi metropoli e che fanno rumore nel nostro cuore...non facendoci ascoltare ciò che è più importante; è un rumore insopportabile… non resisto, meglio uscire subito!
Continuo a chiedermi perchè all'interno di questo cuore non ci sia elettricità! Mah!
Entro in quell'altra stanza! Che bello qui... c'è un ambiente ovattato, accogliente; un bel tepore mi invade, un morbido divano bianco, un grande tappeto rettangolare si adagia sul pavimento davanti ad un camino acceso, il fuoco si alterna in una danza tribale di colori rosso, giallo e azzurro che a tratti illuminano l’ambiente; sarà... sarà.... ci sono! E' la STANZA DELL'AMORE. Lei deve essere una persona che ama, moltissimo, che ti fa sentire bene, che ti accoglie e ti mette a tuo agio; è una bellissima sensazione essere qui... ci resterei volentieri... ma, purtroppo, devo continuare il mio viaggio.
Riprendo la strada e dietro l’angolo trovo una porta molto strana! Nel buio riesco a capire che si tratta di una porta blindata che presenta un marchingegno molto elaborato fatto di tantissimi ingranaggi. Se c’è questa porta di ferro significa che dentro si nasconde qualcosa di importante, di prezioso, qualcosa da custodire ad ogni costo.... Non provo neanche a bussare perchè ... come immaginavo .... sono dietro la porta della STANZA DEI SOGNI. Non amo violare i segreti delle persone, ognuno custodisce i propri sogni con gelosia. Decido di non entrare!
Continuo il mio viaggio e mi ritrovo ad un bivio; due cunicoli mi si presentano davanti ed avverto una strana sensazione... in questo viaggio sono solo... è come se questo tipo di escursione non sia intrapresa da molti. Mi fa piacere aver scelto questo cuore invece di un altro, mi è quasi familiare.
Prendo il cunicolo a destra ed in fondo alle scale, nel buio, nascosto in un angolino, lì in basso, mi sembra di vedere....non ci posso credere! SI... finalmente! Un piccolo INTERRUTTORE! Ma guarda un po’ dove lo hanno installato!! E poi così piccolo per un cuore così grande! Mi abbasso carponi, alzo la leva dell’interruttore e, come d’incanto, milioni e milioni di piccole lampadine illuminano tutto il cuore, c’è luce ovunque, una luce accecante, ogni angolo è illuminato.....Adesso si che si vede!!
Dopo essermi riposato un po’ decido di tornare indietro, a casa mi aspettano per cena. Risalgo le scale, questa volta con più sicurezza, e ritrovo davanti a me la porta blindata della STANZA DEI SOGNI. Senza luce non avevo notato che appeso alla maniglia c’era un minuscolo sacchettino di velluto color oro con una chiave all’interno. Beh, se la chiave è qui vuol dire che è una persona che ama condividere i segreti ed i propri sogni con gli altri.... Inserisco la chiave, giro e parte un ticchettio frenetico che mette in funzione la serie di ingranaggi della serratura. Dopo qualche secondo la porta si apre. All’interno, al centro della stanza, c’è un roseto. Le rose sono ancora chiuse in attesa di sbocciare; sono i più segreti sogni di questa donna. Mi chiedo se posso fare qualcosa per aiutarla a realizzare i propri sogni. Mi guardo intorno e colgo che in fondo alla stanza c’è un annaffiatore da giardino; forse un po’ d’acqua può sicuramente aiutare le rose a sbocciare il prima possibile.
Lascio la stanza dei sogni e camminando camminando trovo davanti a me la STANZA DELL'AMORE e vicino la porta leggo una scritta non notata prima "Siete tutti invitati ad entrare" ... non avevo dubbi... di avere a che fare con una persona molto accogliente e disponibile.
Continuando il mio viaggio di ritorno ascolto di nuovo quel frastuono. Beh con la luce adesso tutto sembra diverso. La STANZA DEL MONDO è lì ad attendermi. Spalanco la porta ed il mio sguardo cade immediatamente sull’impianto hi-fi collegato a due casse di grandi dimensioni. Mi avvicino ed abbasso semplicemente il volume... e, come d'incanto, il rumore del mondo è svanito. Ah, finalmente un po’ di pace.
Alla fine del lungo corridoio mi attende la STANZA DEL DOLORE... l'apro e rivedo tutte quelle crepe nei muri... però adesso, con la luce, riesco a vedere che sulla destra c’è un armadietto di alluminio ed al suo interno trovo un pennello, dello stucco, della pittura ed un camice bianco. Lo so è tardi, devo tornare a casa, mi aspettano, ma se mi ci metto, di buona lena, almeno una mezzoretta, posso richiudere qualche crepa, lenire qualche ferita..... e magari dargli anche una mano di pittura verde… si verde, il verde mi fa pensare alla speranza. Forse è la prima cosa a cui penso dopo un grande dolore.
Sono un pò stanco adesso e, a dire il vero, ho anche pittura dappertutto. Ma c'è un altro piccolo sforzo da fare... si tratta di catalogare in ordine alfabetico e per materia tutte quelle cose nella STANZA DEI PROBLEMI ACCONTONATI la prima stanza che ho visitato, in modo che, una volta in ordine, stilato un serio piano d’azione, si possano risolvere piano piano, uno ad uno, tutti i problemi lasciati in sospeso... senza fretta... basta che siano in ordine....!
Certo che con la luce è stato tutto più facile… Non sarei mai riuscito a riordinarli al buio!
Sono esausto.... mi dirigo verso la porta d'ingresso attraversando il grande atrio dal pavimento molle adesso tutto illuminato. Un po’ dispiace andarmene, è stato un bel viaggio ma devo tornare a casa.

Nel preciso istante in cui mi chiudo la porta alle spalle, apro gli occhi! Mi ritrovo nel mio letto, raggomitolato con le coperte che mi coprono il naso. Un timido raggio di sole filtra dalla finestra. Sorrido, mi ricordo perfettamente il mio sogno, anzi il mio viaggio. Ricordo benissimo, il posto preciso, dove si trovava il piccolo interruttore della luce… sorrido ancora.
All’improvviso il telefono squilla.
<<Ciao Maria, come stai?>>
<<Benissimo, grazie.>>
<<Come mai mi chiami così presto?>>
<<Ho fatto un sogno stranissimo. C’entri tu!>>
<<In che senso?>>
<<Nel mio cuore… c’eri tu…>>
Maria scoppiò a piangere.
<<Mary, perché piangi!>>
<<No no, non piango di dispiacere. Piango di gioia… Mi sento in pace adesso. Ti ho visto, con zaino in spalla e cappellino, hai viaggiato nel mio cuore per tutta la notte.>>
Non credevo alle mie orecchie ma decisi di non dire niente a Maria del mio sogno!
Con una certa nonchalance le dissi:
<<Ah si, e che facevo?>>
<<Camminando camminando hai visitato ogni angolo del mio cuore, anche quelli più nascosti, aiutandomi là dove ce ne fosse stato il bisogno. So soltanto che mi sono svegliata con una pace dentro e che ho sentito immediatamente l’impulso di chiamare te e di ascoltare la tua voce.>>
<<Beh, gli amici servono a questo no? A volte serve che qualcuno ci dia una mano, perché da soli non ce la facciamo. A volte occorre scendere nella parte più profonda del nostro cuore per trovare l’interruttore. Vedi Mary, con la luce tutto cambia, ciò che sembrava fermo, statico, senza senso … ritrova valore, ritrova senso. Con la luce tutto cambia… la speranza riprende colore, l’amore riprende calore,le cose sembrano mettersi al loro posto, le rose sbocciano ed il rumore si smorza… Ti voglio bene Mary.>>
<<Anche io te ne voglio!>>
Agganciai. Una lacrima mi scese giù lungo la guancia destra…Non credevo a queste cose. Sognare le stesse cose di un’altra persona, e per giunta nella stessa notte….Ma ero felice per Mary. Mi alzai, andai allo specchio, mi stropicciai gli occhi e la vidi, lì sulla fronte, quella grossa macchia di pittura verde.
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MessaggioTitolo: Re: L'interruttore   L'interruttore EmptyVen Feb 11, 2011 8:50 am

L'avevo già letta........ ma anche stavolta mi ha commossa................ sei sempre speciale cocco! Embarassed
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MessaggioTitolo: Re: L'interruttore   L'interruttore EmptyVen Feb 11, 2011 10:32 am

Gina ha scritto:
L'avevo già letta........ ma anche stavolta mi ha commossa................ sei sempre speciale cocco! Embarassed

Visto che dovevamo "traslocare" ci tenevo tanto a portare di qua queste poche righe.... Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: L'interruttore   L'interruttore EmptyVen Feb 11, 2011 12:42 pm

Davvero splendida...io me la sono salvata sul desktop già dalla volta scorsa....grazie mille Cocco!!! Very Happy
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MessaggioTitolo: Re: L'interruttore   L'interruttore Empty

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